Per chi è rimasto, vi riporto le parole di Mike P., senior creative manager che si è occupato del restyling:
Abbiamo separato le quattro componenti del marchio: colore, forma, testo e la sirena che ci rappresenta. Dopo centinaia di bozze, abbiamo realizzato che la proposta migliore era la più semplice. Abbiamo rimosso le parole dal logo, rendendolo solo verde, e portato la sirena fuori dal suo anello. Per quarant'anni ha rappresentato il nostro caffè, ma oggi la stella è lei. I dettagli sono arrivati dopo: il logo precedente aveva ormai vent'anni, e ne mostrava i segni. Abbiamo migliorato la composizione con tratti più spaziati e precisi e un segno più morbido; abbiamo anche migliorato la sirena stessa, ammorbidendole i capelli e aggiungendo dettagli sul viso.Sostanzialmente, la scelta è la stessa di Apple e Nike, per intenderci: la componente testuale scompare, lasciando che sia la sola parte iconica (la sirena, nel caso di Starbucks) a rappresentare la compagnia. I commenti non sono mancati e continuano a piovere da tutte le parti della rete. Alcuni applaudono il restyling ("È un monumento al successo di marketing di Starbucks: ora sono riconoscibili anche senza il nome"), altri lo criticano aspramente ("Ridicolo"; "Chi è l'idiota dell'ufficio marketing che ha tolto le parole dal nuovo logo?" e ancora "Riconoscevo più l'anello con le parole che la sirena").
Personalmente – anche se mi mancherà molto il tono cioccolata del vecchio logo con la scritta "Starbucks Coffee", un colore decisamente più caldo e accogliente del solo verde – approvo la scelta: negli USA ancor più che qui in Italia, Starbucks è senz'altro uno di quei brand con visibilità tale da poter rinunciare, nel logo, alla componente scritta per premiare solo quella iconografica; non dimentichiamo che Starbucks è diffuso in oltre 50 stati del mondo e la sua pagina su Facebook, tanto per dire, nel ranking di visite mondiali è seconda solo a Coca Cola.
2 commenti:
Concordo con chi diceva che riconosceva di più la scritta circolare che non la sirena. Oggettivamente se mi avessero chiesto cosa c'era nel logo di Starbuck's avrei fatto fatica a rispondere.
Credo però che vista l'importanza del marchio e la sua diffusione non ci metterà molto a prendere piede questa versione, senz'altro elegante.
Poi sicuramente sui negozi la scritta rimarrà...
A me non dispiace affatto il restilyng. La sirena è più simmetrica, e ora sorride persino.
Quanto al lettering, beh, esempi illustri hanno dimostrato che può anche scomparire senza perdere in riconoscibilità: non tutti possono farlo, ovvio, ma Strabucks poteva e ha fatto bene a fare il passo.
Una linea di Starbucks in Italia? Perché no? Peccato che, almeno all'estero, i loro cappuccini non siano un granché. Per contro, te ne puoi stare ore seduto a uno dei tavoli col loro bicchiere di carta senza che nessuno ti dica niente di niente. Prova a farlo a Roma. ;)
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