giovedì 25 febbraio 2010

Doppio compleanno

Ieri, 24 febbraio, Steve Jobs compie 55 anni. Un bel messaggio è quello che ho trovato su Gizmodo (fate anche un giro nei vari link proposti nel testo, giusto per ripassare un po' la storia della Apple e della tecnologia).

Auguri al folle. All'impulsivo. Al ribelle. All'uomo di mercato. Al tipo fortunato con un fegato nuovo. Quello che vede le cose diversamente. Che non ama le regole e la cattiva tipografia. Che non ha rispetto per la mediocrità.
Potete adorarlo, essere in disaccordo con lui, citarlo, ignorarlo, glorificarlo o sputtanarlo. L'unica cosa che non potete fare è far finta di niente. Perchè questo ragazzo ha creato il mercato dei personal computer, ha inventato il primo computer commerciale con un'interfaccia grafica, è stato cacciato dalla sua stessa azienda per poi tornare e salvarla dalla fine, ha reinventato uno dei migliori sistemi operativi del pianeta, ha ripensato il music-player, preso a calci le compagnie discografie, ha fallito provando a reinventare la TV ma ha rifondato completamente il concetto di smartphone come lo conosciamo, ha avuto il cancro, ha rischiato di morire, si è ricoverato ed è tornato di nuovo sulla scena, provando ancora una volta a cambiare il mondo dei computer.
Lui inventa. A volte ha un caratteraccio, è vero. Ma è tornato, continua a creare e ad ispirare le persone. O, almeno, ispira me.
Buon cinquantacinquesimo compleanno, Steve.


E poi, ancora auguri. Oggi, 25 febbraio, compie gli anni un'altra persona: altrettanto matta, impulsiva e ribelle.
Non ama le coccole se non quando è lui a deciderlo. Acchiappa le mosche al volo, rizza il pelo contro l'aspirapolvere ma poi si sdraia lungo sul pavimento per farsi carezzare la pancia. Ha la cuccia con la copertina rosa e una tasca imbottita sul divano dove guardare la TV con noi, la sera. Si arrampica sull'armadio e a forza di tentativi apre i cassetti per prendere i rotolini di scotch colorati di Chiara e giocarci per tutta la casa. Balla girando in tondo sul cuscino di Spongebob, il suo preferito. Ama dormire sulla poltrona del mio studio. Si infila in tutti i sacchetti, le borse e le scatole che riesce a trovare. Quando siamo a tavola, si siede paziente in mezzo a noi annusando i profumi ed aspettando un pezzo di speck o un boccone di pesce sottobanco. Una volta è rimasto chiuso 3 ore nell'armadio delle scarpe. Mi aspetta alla finestra e, quando mi vede parcheggiare la macchina, comincia a miagolare finchè non apro la porta di casa.
Buon primo compleanno, Picio.

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