Incrocio quasi per caso una polemica che monta da un po' in giro per il web e per le stanze del Parlamento (e, immagino, anche tra i boschi della penisola): Federcaccia, che riunisce gli appassionati di arte venatoria italiana, sta promuovendo la campagna tesseramento 2009 con un'immagine, è innegabile, un po' forte. C'è un bambino in mimetica (spero sia la risoluzione pietosa, perchè sembra imbambolata come Chucky la bambola assassina), con un fischietto da richiamo e un fucile a fianco, che punta il cielo in attesa di chissà quali volatili; al di sotto, l'intelligente slogan "Conserviamo il nostro futuro".
"Il manifesto mi ha fatto tornare indietro negli anni, quando anch’io accompagnavo mio padre nelle sue uscite a caccia" si difende Giampiero Panfili, Consigliere Provinciale Federcaccia Perugia. "Farsi accompagnare a caccia dai figli, è il modo migliore per trasferire la nostra passione e l'etica comportamentale ai più giovani", dice il presidente di Federcaccia, Gianluca Dall'Olio. E ancora, in una spirale di delirio retorico: "In un mondo dove 250mila ragazzi tra i quindici e i diciotto anni sono costretti a combattere col Kalashnikov in almeno 35 conflitti locali, non credo di dovermi vergognare io, ma chi non ha di meglio che gridare allo scandalo [...], quando le nuove generazioni si divertono con giochetti elettronici in cui guadagni punti accoppando e bruciando vecchiette per strada [...] Mi preoccuperò il giorno che mio figlio mi dicesse che va ad un rave party".
Dall'altra parte, barricata di Enpa (Protezione Animali) che la definisce "agghiacciante", "una incivile strumentalizzazione di un minore"; e del WWF: "vergognoso il tentativo di Federcaccia di sfruttare l`immagine di un bambino e la sua serenità nella natura per svecchiare la caccia". Immediata è stata anche la reazione del Presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, Antonio Marziale, che ha commentato: "L’accostamento di un bimbo ad un’arma è un eccesso che doveva essere risparmiato". Aggiungete che la pubblicità e la relativa polemica nascono anche sull'onda della proposta di abbassare l'età per la licenza di caccia dagli attuali 18 a 16 anni.
Ora: io non ho mai cacciato né sparato in vita mia e non sopporto chi caccia e spara per il puro divertimento di farlo. Quindi, per estensione, credo di non amare molto la caccia in genere (pur essendo, beninteso, a favore dell'allevamento e del mangiare carne, di cui sono più che ghiotto), in tempi in cui il cibo non c'è certo bisogno di andare a inseguirlo nei boschi.
Il concept della campagna mi lascia comunque perplesso: posso anche capire il punto di Federcaccia, che però avrebbe funzionato se la campagna fosse stata limitata ai media del settore, come non è stato (e vorrei vedere, se no i nuovi tesserati come li recuperavano?).
Lo scontro con l'opinione pubblica, era prevedibile, non poteva lasciare tutti indifferenti: il linguaggio che giustifica l'immagine, dalle parole di chi difende Federcaccia (ritorno alle origini, l'infanzia col padre a caccia, i bei vecchi tempi) non appartiene di fatto a moltissime persone; che identificano bimbo e fucile non ai ricordi di una bucolica pedagogia d'altri tempi, ma ai ragazzi soldato dei conflitti mondiali.
Che poi: tanta polemica per quest'immagine, ma guardate quella del Tesseramento Federcaccia 2008, soltanto un anno fa. Recidivi.
martedì 28 luglio 2009
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4 commenti:
Ma che zozzeria... (scusate, oggi non mi va di fare molti giri di parole).
In effetti. Ho il babbo cacciatore, che a suo tempo tentò di portarmi con se più di una volta.
Ho ricordi traumatici della caccia, ma si tratta di questioni personali.
Resta invece chiaro che il manifesto della Federcaccia ha un'errore di fondo: l'età del soggetto. Se avessero fatto una foto in cui un ragazzo CHIARAMENTE adolescente, trai 16 ed i 18 anni, fosse in giro per boschi con il padre 50enne, stesso slogan, avrebbe avuto meno polemiche, a mio avviso.
Che schifo.
Non aggiungo altro perché sottoscrivo il tuo post al 100%.
P.S. potresti togliere il "verifica parola"... è un po' fastidioso :)
@Sauro: sicuramente un adolescente avrebbe suscitato meno scalpore. Tuttavia, la scelta del bambino di forse 4-5 anni è sintomo di un'attività in seria crisi, che sta morendo con i suoi praticanti, disposta persino a rischiare la pubblica condanna (è ben noto anche a Federcaccia che non tutti amano la caccia, eh!) per tirare su qualche tesserato under-60...
Il verifica parola sono costretto a tenerlo: qualche mese fa ho dovuto passare mezza giornata a cancellare commenti di spam! :)
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