Questa è una di quelle storie che entrano a far parte, volenti o nolenti, delle leggende del nostro mestiere. Quando Phil Knight (nella foto) e Bill Bowerman, nel 1971, decisero di creare in Oregon un nuovo marchio per importare le scarpe da ginnastica giapponesi Onitsuka-Tiger, avevano bisogno di un nome e di un logo. Bowerman sognò la stessa notte la dea greca della vittoria, l'alata Nike, che piacque subito ad entrambi.
Per il logo si rivolsero ad una giovane studentessa della Portland State University, Carolyn Davidson, che disegnò per la prima volta lo "swoosh", simbolo che ha indissolubilmente legato Nike ai valori di movimento, spinta, dinamismo, competitività, vittoria, e con cui oggi Nike è riconosciuta in tutto il mondo. Per disegnare il logo Nike, Carolyn guadagnò 35 dollari; il logo non piacque subito, ma fu scelto perchè i due ne avevano bisogno velocemente. Dodici anni dopo, Knight donò a Carolyn un anello di diamante con lo swoosh inciso e una non meglio quantificata fornitura di scarpe Nike. Oggi Nike vale qualcosa come 20 miliardi di dollari.
La morale è: non fatevi pagare troppo poco perchè chissà, magari state scrivendo la storia della comunicazione.
Queste e altre informazioni interessanti le trovate in questo splendido pdf, che approfondisce nel dettaglio la semiotica del logo Nike.
lunedì 7 aprile 2008
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