Il progetto Semapedia nasce nel 2005 dalle menti geniali di Alexis Robin Rondeau e Stan Michael Wiechers. L'idea è semplice: collegare direttamente oggetti fisici (monumenti, opere, palazzi ma anche piazze, musei, luoghi particolari, orecchini, agende e -incredibile ma vero- tombe di personaggi famosi) alle relative informazioni presenti su Wikipedia, la più completa e diffusa enciclopedia online.
Il tutto grazie ai QR Code (invenzione giapponese risalente addirittura al 1994) le cui specifiche sono pubbliche e persino certificate ISO: matrici quadrate di punti molto simili ai codici a barre che conosciamo tutti, ma in grado di immagazzinare oltre 4000 caratteri. Ciascun QR Code, personalizzato per ogni oggetto ad esso collegato, contiene al suo interno un link ipertestuale alla relativa voce di Wikipedia. Basta munirsi di telefono cellulare, installare un apposito software (ne esistono già e, grazie alle specifiche pubbliche dei QR Code, sono tutti freeware), scansionare con la telecamera il barcode che si trova sull'oggetto e il gioco è fatto: il browser del nostro telefono ci mostrerà tutte le informazioni, scaricandole direttamente da Wikipedia.
E non è finita qui: dal sito web della community di Semapedia è possibile, inserendo un link ad una pagina wiki, scaricare istantaneamente un pdf con il relativo QR Code, stamparselo su carta adesiva e attaccarlo sul relativo oggetto (quello in testa al post corrisponde alla voce "blog"). La diffusione nel mondo è lenta ma inesorabile: e, al di là dell'effettivo utilizzo, l'idea è come minimo geniale e come tale va premiata.
Il progetto ha delle implicazioni impressionanti: un oggetto e il suo significato connessi univocamente, accessibili da tutti, in un rapporto in cui ciascuno può estendere la rete aggiungendo voci wiki e stampando i relativi codici. Creando dunque una rete collettiva globale (e, tuttavia, finalmente più che reale) che libererebbe Wikipedia dai vincoli del virtuale trasportandola, d'un balzo, nella vita quotidiana, a disposizione anche di chi Wikipedia non la frequenta o non la conosce. L'informazione, ogni informazione, potrà essere scritta, modificata -e, con Semapedia- distribuita e utilizzata non più ad opera di una o poche auctoritas, ma per mano di ciascun singolo essere umano.
mercoledì 2 aprile 2008
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