Tipograficamente parlando, trovo il simbolo "&" estremamente gradevole: la combinazione di pesi e spessori e il suo avvolgersi su se stessa hanno un che di ipnotico. Alcuni fontset, tra l'altro, hanno delle & davvero stupende: roba da farci un logo, per intenderci.
In italiano, il suo aspetto è strettamente legato all'attività commerciale: non a caso, uno dei nomi con cui è più conosciuta è proprio "e commerciale". Gli anglofoni, al contrario, la amano e la usano per iscritto ben più di noi, anche al posto della e normale. Sarà che così facendo risparmiano tre caratteri -and- e ne scrivono solo uno. Credevo fossimo strani noi italiani nel linguaggio degli sms, quando usiamo orrori tipo xsona o xkè: ma gli inglesi esagerano, arrivando persino a scrivere pl& per significare "planned".
E dire che il simbolo & è in realtà un figlio tutto latino: fa parte dell'alfabeto romano già dal I secolo avanti Cristo, tanto che i primi esempi sono stati rintracciati a Pompei e datati 70 a.C. Il significato, ovviamente, era "et": dalla relativa evoluzione in corsivo italico deriva la forma grafica della & attuale, come contrazione appunto di e con t.
Il nome inglese, per quanto curioso, la dice ancora più lunga: ampersand. In altri tempi, la & aveva pieno diritto di cittadinanza nell'alfabeto anglosassone, ed era usualmente citata come ultima lettera. L'alfabeto inglese terminava dunque così: "X, Y, Z and per-se and". Ovvero: X, Y, Z e il simbolo che per sé rappresenta "e" (congiunzione). La contrazione di and-per-se-and, com'è ovvio, ha generato l'attuale nome ampersand.
Alcuni sono talmente affascinati dall'ampersand da dedicargli un intero blog, dove raccolgono esempi reali (dai pretzel alle insegne fino ai tatuaggi) e stampati. C'è persino una pagina dedicata sul sito Adobe. Gli esempi tra i font si sprecano: qui e qui ne trovate alcuni, ottimamente analizzati. Inutile dire che in alcuni font più che in altri è facile intravedere ancora il nostro vecchio "et" latino, di cui ormai stiamo perdendo le tracce nell'uso comune.
venerdì 15 gennaio 2010
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1 commento:
Quella in Edwardian Script è bellissima.
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