lunedì 18 gennaio 2010

La Terra scriverebbe in Garamond

John Locke in persona, se potesse, emergerebbe dalla sua tomba per stringere la mano a Matt Robinson. Da vero empirista, questo giovane designer ha condotto un esperimento banale nella realizzazione quanto geniale nel concetto.
Temi come l'impatto ambientale e l'ecologia sono quanto mai attuali, di questi tempi, specie col 2012 alle porte (avrò mai il coraggio di scrivere un post fuori contesto ed elencare almeno 20 motivi per i quali questa cosa dell'Apocalisse è una cazzata gigante?). Vi sarà capitato di chiedervi se e come lo smaltimento dei toner delle stampanti possa giocare un ruolo in questo senso: è quello che si sono chiesti, ad esempio, i creatori di Ecofont, che pare faccia risparmiare fino al 20% di inchiostro in meno.
Ma sto divagando. Matt Robinson, dicevamo. Si fa presto a parlare di numeri e percentuali senza prove sul campo. Ci ha pensato lui: a parità di corpo, ha scritto la stessa parola sul muro con caratteri diversi usando delle penne a sfera, per poi confrontare le quantità di inchiostro rimaste nelle bic. I risultati sono evidenti: scrivete in Garamond, il pianeta vi ringrazierà.

(Vi siete accorti che ultimamente sto scrivendo un sacco di tipografia? Chissà che mi è preso. Bah)

1 commento:

Matteo ha detto...

Il consumo d'inchiostro m'è sempre stato a cuore. Trovo a volte pretestuose e dannose certe pagine tutte nere, bisognerebbe anche nei progetti grafici porre attenzione all'ecosistema. Ovviamente senza andare in paranoia, ma ecco... un po' d'attenzione farebbe bene. Stessa cosa nel consumo di acqua, luce ecc..