
Inutile dire che al crollo progressivo di IE6 ha corrisposto un progressivo aumento dei browser alternativi, Firefox su tutti e, più di recente, Safari. Un po' com'è successo con Windows Vista, insomma (ok, CyberLuke, questa me la potevo risparmiare :D).
Le statistiche di W3Schools, in questo senso, sono illuminanti. Come tutte le statistiche, è chiaro, sono rilevanti fino ad un certo punto - ma riescono comunque a dare un'indicazione del trend generale.
In un anno, IE6 è passato dal 24.5% al 13.6%, e il collega IE7 ha perso quasi altrettanto assestandosi su un 15,1%. In totale, i browser di casa Microsoft sono passati dal 50% dell'agosto 2008 al 40% di oggi, nonostante l'ingresso di Internet Explorer 8 col suo 10% delle utenze.
Firefox, invece, è in progressivo e costante aumento già dal lontano 2006, e porta a casa la fetta più grossa di utenze: 47,4%, più dei tre browser di casa Microsoft messi insieme. Il neonato Google Chrome riscuote discreti successi (+4% in un anno), meno soddisfacente Safari (+1%).

2 commenti:
Personalmente ho smesso di supportare IE6 e lo faccio solo se richiesto esplicitamente dal cliente.
Con costi aggiuntivi.
Fosse per me, attiverei l'autodistruzione su tutti i PC con Internet Explorer installato, indipendentemente dalla versione.
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