Un genio si aggira per Londra: nome in codice, The Decapitator. Prende di mira manifesti e poster pubblicitari, tagliando alcune teste e sostituendole con ossa e carne condite da abbondanti effetti splatter. Tutte le sue azioni sono documentate nella sua pagina Flickr.
Al di là dell'esecuzione perfetta e della genialità dell'operazione, gli interventi guerrilla-style di The Decapitator possono essere letti in un'ottica diversa, spiccatamente 2.0: è l'utente che manovra, modifica e aggiunge nuovi contenuti a quelli della pubblicità convenzionale, trasformandola di fatto in qualcosa di nuovo. La testa, e non le mani o le gambe, perchè è quello il centro vero di molta comunicazione: volti ammiccanti, curati e truccati ai limiti di Photoshop, carichi di contenuti non-verbali.
La decapitazione (che, a giudicare dalle quantità di sangue, è più simile ad una esplosione del cervello nella migliore tradizione della Scuola di Hokuto) aiuta a rileggere i miti della carta stampata in un'ottica più umana, sanguinolenta ma fatta dopo tutto di carne e ossa, riportando forse la comunicazione fredda e patinata su un piano più vicino a quello dell'utente finale. E poi dai, è divertente da morire.
2 commenti:
Un solo appunto al genio:
poteva far spuntare una vertebra,
e non un femore!
La cosa che mi fa più senso è quella!
Uhm... vado un po' controcorrente: non intravedo la genialità dell'operazione, e se c'è è sopraffatta dall'aspetto grandguignolesco.
Per quanto mi riguarda, il messaggio è andato perso, ma è altresì vero che spesso il mio cervello segue strane vie. ;)
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