
Gottardo lavora tra gli altri con Washington Post, Esquire, Newsweek, United Airlines, Wired, New York Times: crea illustrazioni concettuali, minimaliste, graficamente pacate ma dai contenuti spesso ruvidi e intensi. Qualche lavoro lo potete vedere qui, sotto lo pseudonimo shout.
In un'intervista a Repubblica, alla domanda sul perchè non ci siano testate italiane tra i suoi clienti, rilascia questa illuminante dichiarazione: "Mi sono reso conto molto presto, quando nel 2001 muovevo i primi passi nella professione, che avrei dovuto rivolgermi altrove. Le commissioni scarseggiavano, i pagamenti arrivavano sempre in ritardo e notavo moltissima superficialità: gli art director italiani generalmente non hanno una base di arti visive e sanno poco o nulla di illustrazione". Evviva l'Italia, evviva la Bulgaria.
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