giovedì 6 novembre 2008

Punto a capo

Matteo Liberi mi segnala questo sito. Sì, sembra impossibile ma dietro c'è la Fiat, che evidentemente non è ancora stufa dei giochi di parole con la Punto. Trattasi del primo "web serial" che coinvolgerà otto persone, quattro uomini e quattro donne, a spasso per l'Italia a bordo di una Punto (anzi, spero di due Punto, se no non ci stanno).

Al di là della bontà dell'iniziativa, un po' Grande Fratello e un po' MTV Trip, con Matteo si è discusso via mail della validità della proposta. C'è di positivo che non sono molte le aziende italiane che osano così tanto sul web, peraltro attraverso un'operazione che è pubblicitaria solo di riflesso (non è una web campaign tradizionale, per intenderci). Va detto che Fiat sta cercando in tutti i modi di liberarsi dello stigma di macchina poco affidabile che si porta dietro da anni; e forse la serie web a episodi, con la Punto al centro dell'attenzione (seppure non protagonista unica) in un'operazione di marketing spiccatamente giovane, può essere una strada.

La mia preoccupazione è il target: siamo davvero pronti ad abbandonare il giornale dalla parrucchiera e il divano davanti alla TV per seguire una serie di episodi pseudotelevisivi davanti al computer, litigando con l'ADSL lenta e la connessione a singhiozzo? Siamo davvero pronti a scoprire un nuovo tipo di partecipazione attiva ad un'iniziativa catodica, diverso dal telefonare a Gerry Scotti per vincere quattro euro al telequiz? Siamo davvero pronti ad abbandonare il vecchio motto "io compro Fiat perchè è italiana" e scoprire, in un mondo di rinnovata globalizzazione, nuovi valori positivi per la casa automobilistica di bandiera?

2 commenti:

Weissbach ha detto...

Ma a te piace il logo della punto, quella scritta che sembra un pilota?
A me sembra una caduta di stile inopportuna.

OniceDesign ha detto...

A mio giudizio il logo Punto ha il difetto di essere un po' banalotto. L'uomo che guida. Bah. Piuttosto mi sarei attestato su un bel font personale, intelligente, moderno e null'altro. Forse un tentativo -riuscito male- di staccarsi dalla massa.