Un'ultima considerazione sulla vicenda Fadell. L'ex dirigente Apple si porta a casa 300 mila dollari l'anno e azioni Apple per un valore di 8 milioni di dollari, più fondo pensione e assistenza sanitaria. Il tutto, per mantenerlo come ipotetico "consulente" fino al 24 marzo 2010. Il motivo di questa pioggia d'oro è chiaro: 14 mesi sono un tempo enorme per i ritmi attuali della tecnologia. L'enorme bagaglio di esperienza di Fadell e le sue conoscenze riguardo Apple resterebbero in questo modo al sicuro.
Nel frattempo, Apple sfonda quota 30.000 a libro paga, raddoppiando (+48%) in tre anni il numero di collaboratori e dipendenti: a fine 2005 i dipendenti erano 15.800 (dati Wall Street Journal). Una grossa fetta di questi aumenti è da imputare alle assunzioni negli Apple Store, che sbocciano ormai come funghi in tutto il mondo; aggiunta anche una importante quantità di personale nel settore assistenza e nel settore iPhone.
Pensate ciò che volete: ma questo mi sembra indice di un'azienda sana, che può permettersi un benservito da capogiro per un suo dirigente e, allo stesso tempo, assumere persone a destra e a manca.
Alla faccia della crisi.
giovedì 6 novembre 2008
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