venerdì 25 luglio 2008

ITER piaciuto? Ni.


Di ITER - Viaggiatori al tempo del design avevo già parlato qui, in occasione dell'evento di design/grafica/arte/musica promosso dall'associazione Scalacolore a Verona. Ora arrivano le foto dell'evento e, con esse, mi permetto una piccola recensione.

Dal punto di vista organizzativo, il salto rispetto all'evento 2007 è stato imponente: conferenze interessanti, interventi di spessore, laboratori, molti più artisti e molti più argomenti nei diversi angoli della sala. E tuttavia, l'aria che si respirava era molto diversa: mi chiedo sempre, di fronte a queste sensazioni, se a dettarle possa essere l'entusiasmo della prima volta che, necessariamente, quest'anno è mancato. E se dunque è stato l'entusiasmo e null'altro, l'anno scorso, a lasciarmi a bocca aperta di fronte ad una iniziativa mai vista in una città che pure ospita grandi del settore come Fedrigoni, Mondadori e una scuola grafica tutto sommato di pregio.

Credo che il distacco con cui ho esplorato le varie aree di ITER, quest'anno, fosse dettato da una eccessiva presenza di stimoli: troppo vari, troppo concentrati nel tempo e nello spazio. Presentare centinaia di proposte incollate in un unico locale ha portato, a mio giudizio, a non osservarne davvero nemmeno una. Per carità, io sono minimalista di natura, e non vorrei sembrare antagonista di un'iniziativa che va supportata, aiutata, applaudita e assolutamente ripetuta.

Auspico, tuttavia, una maggiore selezione delle proposte. Maggiori spazi per ciascun artista. Meno autoreferenzialità in certe espressioni. E magari, l'aria condizionata perchè là dentro si moriva.

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