Dave Perillo pesca a piene mani dai cartoni animati dei gloriosi '80 (il mitico M.A.S.K. – ve lo ricordate? –, i Transformers, Masters of the Universe), dalla fantascienza (Il Pianeta delle Scimmie, Star Trek) e dai film culto con cui quelli della mia generazione sono cresciuti (Ghostbusters, L'alba dei morti viventi, i Goonies, Willy Wonka e La Fabbrica di Cioccolato – ovviamente il primo e insuperabile, quello con Gene Wilder), e ne trasforma temi, soggetti e atmosfere in straordinarie illustrazioni.
Di sé dice: "Credo che un artista trovi ispirazione in ciò che lo circonda. Monet aveva le ninfee, Van Gogh i girasoli; io ho i cartoni animati, i fumetti, i videogiochi, i telefilm, e i cereali ricoperti di zucchero". E ancora: "La differenza tra caricaturista, fumettista e illustratore è molto sottile: io mi considero un illustratore/fumettista. Ho sempre pensato che il caricaturista sia il personaggio seduto nel parco che disegna sciocchezze tipo la gente sui pattini".
Qui c'è il suo blog: vale una visita, giuro.
giovedì 9 giugno 2011
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1 commento:
Sono carine e interessanti, però... però...
E' uno stile che ho già visto mutuato in forme simili in un tot di autori: viene da oltre oceano, tipico in certi cartoons e vuoi per il successo meritato (ormai di cose nuove se ne vedono poche) che l'ha fatto appunto abbracciare da più illustratori, vuoi per una vena vintage che gli scorre dentro mi sa già di "vecchio" ^___^
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