giovedì 17 dicembre 2009

In space no one can hear you kern

Quando si scrive un testo, non basta conoscere l'italiano (argomento di cui abbiamo già parlato qui), né basta scegliere un bel font. Ci sono alcuni fattori da tenere d'occhio perché l'impaginazione sia corretta, leggibile ed efficace.

Tipi di font
In questo senso, sono un purista: non uso mai più di 2-3 font a progetto, altrimenti diventa un'arlecchinata. Cercate di non mescolare troppi caratteri, specialmente di famiglie diverse (graziati, corsivi, calligrafici, ecc...), in un campo visivo troppo ridotto: nemmeno se fanno parte di elementi con gerarchie diverse sul foglio. Piuttosto, usate grassetti, corsivi e maiuscoli del medesimo font per differenziare.
Un'altra cosa. Non è un dogma indiscutibile: tuttavia, i font graziati (serif) rispetto ai bastoni (sans serif) facilitano la lettura in caso di testi molto lunghi come libri, saggi, lunghi articoli. Ma c'è chi dice che sia solo abitudine ottica.

Corpo carattere
Se scopro che qualcuno usa il corpo 12 sempre, solo perchè è il default di Microsoft Word, faccio un casino. Nel body-copy, di solito, basta un corpo molto più piccolo. Naturalmente, dipende dal tipo di font che si usa e dal layout generale: ma non temete di scendere, all'occorrenza, anche fino a 8 pt.

Interlinea (lead)
C'è poco da spiegare: è la distanza verticale tra una riga e l'altra. Se è troppo ridotta, il testo diventa di difficile lettura, specialmente se le righe sono numerose; se è troppo estesa, perde di efficacia e il peso del testo si perde. Attenzione: non tutti i caratteri, a parità di corpo, accettano la medesima interlinea: verificate bene ascendenti e discendenti specifici per ciascuno.

Spaziatura tra gruppi di lettere (track)
Valgono le stesse considerazioni dell'interlinea: non tutti i caratteri si comportano allo stesso modo relativamente al tracking. Va regolato tale da non essere troppo stretto (poca leggibilità) o troppo ampio (dispersivo).

Spaziatura tra singole lettere (kern)
Spesso confuso con il tracking, il kerning è la spaziatura tra una singola coppia di lettere. È corretto, per alcuni font, correggere questo spazio. Un caso tipico, è quello delle maiuscole con tratti inclinati (A, V) seguite da minuscole.

Lunghezza delle linee
Se il testo è molto, non conviene fare righe particolarmente lunghe. È preferibile andare a capo o, meglio ancora, dividerlo in due o più colonne. Non è una regola assoluta: ma mantenere righe di massimo 50-60 caratteri aiuta la lettura e non affatica l'occhio.

Allineamento del paragrafo
In generale, per i body-copy si preferisce usare l'allineamento a sinistra (a bandiera) o giustificato. L'allineamento centrale viene utilizzato in pochissimi casi, e il fatto che venga detto "a epigrafe" dovrebbe darvi un indizio: va bene per inviti e poco altro. Quello a destra, infine, non è di facile lettura e va giusto bene quando la lunghezza delle singole linee è molto simile.

Variabili forzate
Molti font hanno pesi diversi, dall'ultra-light fino all'ultra-black, e varianti come small caps o old-style. È tuttavia possibile, perlomeno per small caps, bold e italic, applicare degli stili "forzati" anche su font che non li prevedono. Il mio consiglio è di usare con parsimonia queste forzature: non sempre danno l'effetto voluto, e rischiano di snaturare la natura del carattere - in particolare per small caps, che crea un pessimo gioco di pesi tra l'iniziale maiuscola e il testo maiuscoletto. Preferite, dove sono previsti, gli stili originali.

E se volete rilassarvi, fate un giro con Kern In Space, originale gioco sullo stile Lunar Lander (quanti ricordi). Non è intelligente, non è divertente, non dura un granché, ma è geniale.
La foto in testa è presa da qui.

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