giovedì 18 giugno 2009

Manuale per far impazzire un grafico

Di qua e di per la rete ho trovato questo (tristemente) comico manuale per far impazzire un grafico: mi sono permesso una piccola revisione, che pubblico mentre sto ancora ridendo amaramente della cosa. Non so voi, ma a me sono capitate (quasi) tutte: fortunatamente, mai dallo stesso cliente. Perchè non credo ci sia accesso internet negli ospedali psichiatrici.

Microsoft Office è un software di grafica.
Se dovete inviare ad un grafico un qualunque documento, assicuratevi che sia fatto con un'applicazione del pacchetto Microsoft Office. Se dovete consegnare delle immagini, non inviate direttamente i jpeg: incorporateli in un file Word o Power Point. Non dimenticatevi di abbassare la risoluzione delle immagini a 72 dpi, e alle prime lamentele del grafico usate la formula "Ma io a video la vedo benissimo".

Intasate la posta.
Se dovete inviare via mail delle immagini, dimenticatevi di allegarle almeno un paio di volte, e non correggete l'errore finchè non sarà il grafico, disperato, a farvelo notare. Se vi chiedesse immagini ad alta risoluzione, allegate l'intera cartella di file RAW, senza comprimerle.

Brutti caratteri.
Se il grafico, bontà sua, vi chiede un'opinione su un font, dite che preferite l'Helvetica. Se piace anche lui, scegliete Arial. Se è d'accordo, aspettate qualche giorno e poi dategli il colpo di grazia scegliendo il Comic Sans. Con il passare dei giorni, chiedete di inserire sempre più font: meglio se un progetto ne conta 4 o 5 diverse tra loro.

Troppo bianco.
I grafici tendono a lasciare troppo bianco sui fogli, con la scusa del "respiro", della "pulizia" e dei "contrografismi". Non dategli ascolto. La vera ragione per cui lo fanno è rendere il documento più grande, facendo aumentare il numero di pagine e il conseguente costo per voi. Usate quindi ripetutamente la ben nota formula: "Non si può riempire tutto quello spazio bianco lì?".

Logo vecchio...
Se avete già un vostro logo, assicuratevi di inviarlo al grafico in formato gif o jpeg e a bassissima risoluzione, meglio ancora se copiato-e-incollato direttamente da internet e se il logo è su uno sfondo non omogeneo (troppo facile se è tutto a fondo bianco), così il grafico dovrà impazzire per scontornarlo. Una volta che il grafico avrà perso le ore a sistemare alla meglio un logo piccolissimo, abbiate cura di chiederglielo molto più grande di così.
Il tocco di classe è consegnare al grafico un oggetto con già stampato il vostro logo: possibilmente, su una superficie curva o particolare (penne, tazze, mousepad, magliette), il più piccolo possibile, con finiture che ne rendano impossibile la scansione (lamine dorate o vernici) o, meglio ancora, preso da un fax di cinque anni prima che avrete appositamente conservato.

...e logo nuovo.
Se invece avete bisogno di creare un logo da zero, avrete campo libero per far impazzire il grafico alla grande. Fate fare uno schizzo della vostra idea a vostro nipote di 5 anni, magari sulla carta igienica o su un tovagliolo da cucina. Non impiegateci più di cinque minuti: meno il grafico capisce, più spazio avrete per richiedere centinaia di modifiche successive. Non accettate mai la prima proposta del grafico. Nemmeno la nona, se è per questo. Chiedetegli di volta in volta di cambiare colori, font e clipart, di inserire una foto nel logo, bordi in rilievo, luminescenze, sfumature, Comic Sans. E quando sarà alla decima proposta, ditegli che la vostra preferita è la seconda che vi ha mostrato.
Vocabolario impossibile.
Quando gli descrivete ciò che volete in un progetto, usate termini che non significhino niente. Inventateli, se necessario: "Lo vorrei più frizzante", "Si può vedere una versione meno sbriluccicosa?", "Mi fai una grafica più tipo che la guardi e dici che figata?". Se volete esagerare, sostituite i possibili aggettivi con espressioni del viso e della voce tipo "Mmmmm": "Me lo immagino più mmmmmmh e meno mmmmmmh". Nel descrivere le proposte del grafico, non dimenticate di usare termini chiave come: banale, già visto, troppo vecchio, troppo moderno.

Parole, parole, parole.
Se il grafico vi chiede testi per un catalogo o una brochure, mandateglieli a piccoli pezzi in molte mail diverse a distanza di giorni. Se dovete modificare anche solo poche parole, ricordatevi di inviare l'intero testo senza specificare quali sono le modifiche. Non lesinate in errori grammaticali, doppi spazi, è con l'apostrofo. Mandate i testi incompleti, chiedendo al grafico di completarli "che tanto poi li vediamo dopo assieme".

Scegliere l'immagine.
Come per la grafica, anche le immagini devono essere "belle", "frizzanti", "d'impatto", "non banali". Se il grafico vi propone di acquistarle da siti professionali o di organizzare un set fotografico, sappiate che vuole solo spillarvi più soldi. Resistete, e chiedete che si scarichi le foto da Internet senza pagare una lira. Quando dovete scegliere le foto proposte, giocatevi la carta del fotoritocco: "Mi piace questa, ma la tipa bionda la vorrei mora" oppure "Questa foto è perfetta, se solo la cravatta del tipo fosse a righe invece che a pois!". Non dimenticate di aggiungere: "Tanto con il computer ci vuole un attimo". Quando il grafico sarà stremato ma finalmente soddisfatto per la decisione presa, proponete pacificamente: "Ma se usassimo delle clipart?".

Deadline, dead man.
Quando si avvicina la scadenza del progetto, ricordate di mettergli pressione: telefonate, mandate mail, ritelefonate per essere sicuri che abbia letto la mail. Quando vi manderà la bozza finale per l'approvazione, invece, prendetevi molto più tempo di quanto serva, senza cedere alle insistenze del grafico. Aspettate di fornirgli le ultime modifiche chiave a poche ore dalla scadenza, assicurandovi che debba lavorare anche di notte per rispettarla.

Il colpo di grazia.
A questo punto, il vostro grafico sarà cotto a puntino: se tutto è andato secondo i piani, dovrebbe essere arrivato alla fase dell'assoluta sottomissione. Conscio di non potervi convincere su nulla, si limiterà ad eseguire i vostri ordini pedissequamente. Assicuratevi che sia così e, quando siete pronti a prendere la decisione finale per la stampa, fategli notare che siete rimasti delusi dalla sua mancanza d'iniziativa. Che, dopotutto, avete fatto tutto voi. Che vi sareste aspettati più consigli, più proposte, più talento. Che, per quel poco che ci ha messo, il progetto lo poteva fare vostro nipote di sedici anni con Paint e Publisher. Che, soprattutto, non avete intenzione di pagargli quel poco lavoro fatto finora.

È fatta: il grafico, stremato, cadrà ai vostri piedi e verrà ricoverato nel più vicino ospedale psichiatrico.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

...dietro ogni buon progetto grafico, c'è un buon cliente.

Unknown ha detto...

Ciao! Mi chiamo Alessandra, ti ho scovato tramite il blog di Cyberluke. Ahimè sono grafico anchio, purtroppo questo post mi ha fatto avere un sacco di flashback terribili. Un giorno troveremo negli ospedali psichiatrici il reparto grafici! :(

Teo Cato ha detto...

Mi viene da piangere.

Anonimo ha detto...

Se il grafico si presenta con la proposta "A" e la proposta "B" create subito una "C", mixando le due a vostro piacimento.

Anonimo ha detto...

Mostrate al grafico la brochure della concorrenza e con un lungo giro di parole fategli capire che la vostra dovrà essere esattamente uguale ma completamente differente.

Alex ha detto...

Mamma quant'è vera questa guida... molto situazioni fanno parte della mia vita abbastanza frequentemente!!!

Una su tutte, quella del "riempire gli spazi bianchi !!!

la JO ha detto...

Uhhhh..che ansiaaaaaaa..
ansiaaaa....
ed è tutto veroooo..
tutti i giorni è così..
quindi ragazzi.. si, ci si vede in psichiatria!!

Matteo ha detto...

Una guida tanto vera quanto amara... mi ci mancava sta cosa di primo mattino per dare il colpo di grazia al mio morale da grafico :D

OniceDesign ha detto...

Ehehehe... ho capito, va': prenoto un paio di stanze all'ospedale! :)
Su col morale, amici e colleghi! Almeno l'ironia, mi auguro, ci salverà! Ci sarà una giustizia, da qualche parte, per tutti questi soprusi!

cromaline ha detto...

Ho come un déjà vu.
E sì, l'ironia ci salverà.

guido ha detto...

un mio cliente una volta ha detto: "vorrei un immagine più sobria magari uno sfondo sul generis"

Anonimo ha detto...

l'ho stampata e appesa al muro. D'ora in avanti scriverò i nomi dei clienti accanto ad ogni voce.

Anonimo ha detto...

Ciao
ben conosco questo articolo, che è stato scritto da spaquini e pubblicato il 23.04.2008 su www.PSDRdevolution.it, [pubblicato con tutti i credits del caso, ben evidenti]
Questo è il link:
http://www.psdrevolution.it/forum/index.php?showtopic=32195&st=0&start=0

I commenti all'articolo, già da allora, ricalcano un po' quelli che leggo qui

Ciao ancora, Silvia B.

Sauro ha detto...

Ciao, sono l'autore dell'articolo di cui parlava SilviaB. A suo tempo, circa un anno fa, tradussi un articolo in inglese che indicava 8 modi per far impazzire il grrafico, e lo integrai con altri due punti.
Prima di farlo però, chiesi ed ottenni il permesso dell'autore originalke, di cui si può trovare un link diretto nella pagina del mio articolo, come sarebbe doveroso fare in questi casi.

Ora, Internet è gratuito, ma ciò non vieta di portare rispetto al lavoro altrui. Basta che metti un bel link al mio articolo, in cima o in calce al tuo e tutto si aggiusta.

Grazie

OniceDesign ha detto...

Uh, quanta malizia!

L'articolo inizia proprio con "Di qua e di là per la rete": se clicchi su "là", guarda un po', finisci su un post di PSDRevolution ad opera di SPasquini che, deduco, sia proprio tu.

Mi ritengo già più che a posto con la mia coscienza e con il doveroso rispetto per gli autori originali.

Sauro ha detto...

Non si tratta di malizia, ma non è la prima volta che mi copiano articoli senza citarmi.
Ora, quel link non è che fosse così visibile ... ma vabbeh ...

OniceDesign ha detto...

Pensa: anche a me succede di continuo che mi copino, ma dormo benissimo lo stesso.

Anzi, ti invito a scaricarti e leggerti Gutenberg's World, completamente gratuito, che metto a disposizione di chi vuole. In giro per la rete qualcuno lo replica citandomi, qualcuno no, qualcuno lo ha copiato per crearsi un nuovo documento da proporre come suo.
Sto per produrre una serie di documenti ad alta risoluzione e stampabilissimi in ambito infografico/musicale: saranno in free download, poco male se mi copieranno senza dirmelo o citarmi.

Non voglio fare un'apologia della non-proprietà, per carità. Ma se invece di arroccarci nei nostri castelli di briciole dicendo a tutti "Giù le mani dal mio niente!" provassimo a collaborare, co-redigere, duplicare, diffondere, ridondare, moltiplicare, martellare, finanche evangelizzare il mondo con ciò che sappiamo, crediamo, vediamo?

In certi ambiti e in certi luoghi, ne sono convinto, la tanto proclamata proprietà dei diritti è solo un enorme zavorra per la cultura.

Kekko ha detto...

hahaha...grandissimo torre!!! sono ancora qui che rido ed è tutto verissimo. io una volta ho dovuto rinunciare a una lavoro per non rischiare di finire in galera per pestaggio!!!

Anonimo ha detto...

Anche in questo caso hai dimostrato tutta la tua intelligenza... bravo! Hai tutta la mia stima!

Sauro ha detto...

Ti ringrazio della morale, ogni tanto ci vuole.
Forse sarò anacronistico, non lo so, ma io nutro profondo rispetto per chi divulga gratuitamente materiale in rete, e per questo motivo, quando trovo del materiale interessante in rete, da condividere con altri nel miglior modo possibile, PRIMA chiedo il permesso all'autore, per poter pubblicare quel materiale, POI lo pubblico con tanto di link.
Io non ho ricevuto una tale richiesta ed erroneamente m isono sentito usato, perchè tutti i commenti ti dicono quanto sei stato bravo in questo articolo, quanto sono vere queste affermazioni, ma non sei tu l'autore, come non lo sono io, cxhe ho solo tradotto ( e in parte integrato) un articolo in inglese, a cui ho chiesto il permesso di farlo.

Tutto qua. Però vedi, la differenza sta tutta nel fatto che tu ti senti con la coscienza tranquilla, mentre io mi sento in dovere di controbattere le tue affermazioni.

OniceDesign ha detto...

Guarda Sauro. Ho già pronta la risposta, ma oggi sciopero. Ripassa domani, magari nel frattempo tiri un bel respiro e ti dai una calmata, visto che:
- l'articolo è una raccolta di ironiche gag, non un tutorial per scontornare il pelo del gatto da un paesaggio sul quale hai studiato per mesi;
- l'articolo non è tuo, ti sei limitato a tradurlo;
- il tuo link c'è, ed è nelle prime 5 parole del post;
- il tuo link è nel punto dove nego la paternità dell'articolo.

Più di così, non saprei che fare. Vedrò di recapitarti un cestino di brochure assortite il prossimo Natale.

Sauro ha detto...

Beh, io sono tranquillo, e non sono in sciopero, quindi rispondo.

Non volevo imporre azioni di nessuna natura. La tua citazione c'è, anche se degna di un contratto di assicurazione, per cui "legalmente" sei a posto.

Io ho tradotto "ed ampliato" un articolo che parlava di 8 modi per far impazzire un grafico. L'articolo originale era in inglese, per cui poco fruibile, purtroppo, da molti dei nostri utenti. Da qui l'esigenza di tradyurlo, invece di linkare direttamente l'articolo originale, come sarebbe doveroso.

Ne il tuo blog, ne il nostro portale, guadagna soldi dalle pubblicità, nemmeno da Google, per cui sono proprio i contatti, le visite, le nostre maggiori risorse.
Tu non avevi alcuna necessità di riproporre per intero un testo già presente altrove. Bastava linkarlo.

Comunque dai, si tratta di discussioni sterili, ne convengo. Facciamo finta che tu me l'abbia chiesto il permesso, e che io te l'abbia dato.

Buona rete

cromaline ha detto...

ah. Dunque la moneta è l'elogio e la gloria? Cavolo Sauro, benché 'maestrino' quasi quasi ti avrei dato ragione. Però.

Però sono i modi quelli che mancano e l'ironia, quella che decreta il successo e i click di un blog (insieme a tanto altro materiale di Onice, ben più interessante e meno discusso del 'Manuale per far impazzire un grafico').

Non la traduzione di un articolo.

Ti stai complicando la vita e in epoca di ddl Alfano, il cravattino del fiscalismo ti sta d'incanto.
Ero in sciopero anche io e ci torno.

Sauro ha detto...

Vedo che non mi capite, o non volete capire. Sembra di parlar col muro.

Anonimo ha detto...

Caro Sauro, io seguo il blog di Onice di rado e non ho mai lasciato un commento... Ma tu mi spingi proprio a rispondere!

PREMESSA BUONA: mi spingi a rispondere perchè comunque non sembri uno... "de coccio", tantomeno irrispettoso o solo fastidioso...

MA! Diciamoci la verità: non sarebbe stato meglio dire: "Ah, scusa, non mi ero accorto del link"? Perchè in fondo questo è accaduto, vero?

A mio modesto parere, hai ragione: è giusto citare la fonte. Solo che Onice lo ha fatto... Sul modo di citare invece mi sembra allucinante dover usare anche solo un paio di parole!

Oscar ha detto...

Mammaaaaaaaaaaaaaaaa!!!

sembra la storia della mia vita! ahahaha.... no... all'inizio della mia professione era quasi tutto cosi... ora ho imparato a "educare" i clienti e a fargli capire che non siamo nè fotocopiatori, nè tappeti...e sopratutto... CHE DOBBIAMO ESSERE PAGATI ANCHE NOI, perche non giochiamo mentre facciamo i "disegnini", come dicono certi....
nonostante tutto amo il mio lavoro!! :)

gg07 ha detto...

Sono Gabriele e sono un grafico, non puoi immaginare quanta gente fa queste cose, il problema è che non è uno scherzo.