venerdì 11 luglio 2008

Microsoft 2.0

La Microsoft del futuro, secondo questo articolo su Macworld, avrà bisogno di una radicale rivoluzione in termini di valori (e di enunciazione degli stessi) per restare a galla. I 15 consigli individuati dalla popolare rivista, se applicati dalla software house di Redmond nei prossimi anni, potrebbero davvero rendere la proverbiale sfida Apple-Microsoft (con relativi vantaggi per i clienti, l'innovazione, la tecnologia e la digital life) nuovamente interessante.

Il cuore dei consigli è, comunque, sempre lo stesso: innovare e semplificare.
Microsoft ha bisogno di tornare all'inizio della suite Office: quando era riuscita ad imporsi come standard nella gestione dei file di testo e dei fogli di calcolo, costruendo software che -nonostante tutto- si sono diffusi a macchia d'olio anche grazie alla loro semplicità d'utilizzo. Allo stesso modo, con Windows Vista ha talmente deluso i suoi clienti da averli costretti a tornare, con la coda tra le gambe, ad XP. Dalle prime demo di Windows 7, sembrano concentrarsi più sulle features del nuovo Paint che sulla stabilità e semplicità di utilizzo del sistema.

Altro tema forte è la distanza tra Microsoft e il web, dove Google Apps tiene le redini del settore applicazioni, Adobe quello dell'interscambio di documenti con il formato pdf e Apple quello della musica con iTunes Music Store. Nonostante l'amore di Microsoft per il suo Internet Explorer e le risate di Ballmer di fronte ad iPhone, il consiglio di Macworld è chiaro: ricostruire il primo sopra la struttura di Firefox; e diventare developer dell'iPhone invece di contrastarlo inutilmente con Windows Mobile.

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