Caro Steve Jobs...

Sull'iPhone in Italia non avrebbe senso parlare ancora. Sì, bella cosa; sì, è più un computer che un telefono, è più un browser web che un mobile, è più una cosa che un'altra. Io lo acquisterei, sia chiaro, anche con un contratto Vodafone (che peraltro è il mio operatore da circa un decennio). E tuttavia, le tariffe proposte hanno dell'incredibile.

Per i privati Vodafone fissa il tetto di navigazione web a 600MB al mese: praticamente, un paio di mail e un video su YouTube, e sei fottuto. In realtà si possono superare i 600MB, al comodo costo di 3 euro ogni 150MB. L'offerta business invece è ancora più chiara: 2000 minuti di conversazione, 1000 SMS al mese e 1GB di traffico, più l'iPhone 16GB, per soli 180 euro al mese.
Sul versante Tim, non siamo messi meglio: il limite di traffico web è a 1GB, e i costi variano da 30 a 200 euro al mese; più un simpatico entry ticket per l'acquisto dell'iPhone da 0 a 269 euro (chiaramente proporzionale all'offerta: quella che costa meno sul mensile, ha un entry ticket di 269 euro). La cosa più bella è l'offerta Unlimited, che in realtà di unlimited non ha proprio un bel niente visto che il tetto è fissato a 5GB "al fine di limitare utilizzi impropri", come dichiarato ufficialmente da Telecom.

Il tutto dà ancora più fastidio quando si scopre che all'estero le cose vanno in tutt'altra maniera. Negli USA (complice l'euro forte, se volete), con 130 euro al mese ci si porta a casa il pacchetto unlimited (quello vero). Ma anche in Gran Bretagna: bastano 95 euro al mese per 3000 minuti, 500 SMS, traffico dati illimitato e iPhone 16GB incluso. Siamo, insomma, i più penalizzati del mondo: ci batte persino la Cina.

Qui potete trovare una petizione (io ho già firmato) che verrà inviata a Steve Jobs, richiedendo ad Apple di prendere ufficialmente posizione per adeguare le tariffe italiane a quelle del resto del mondo. Mentre scrivo, le firme sono arrivate a 5403. Chissà, magari serve davvero a qualcosa.