venerdì 18 aprile 2008

Mi dà 30.000 francobolli, grazie?

C'è un mezzo per la comunicazione pubblicitaria che, nonostante abbia indiscussi vantaggi, fatica a catturare davvero l'interesse di alcuni clienti (e anche di alcuni designer, se è per questo): la cartolina pubblicitaria. Di fatto, non riesce a scrollarsi di dosso l'antipatica etichetta di mass-media a basso costo, indice (a torto) della bassa qualità del prodotto o servizio promosso; o ancora, sembra relegata a medium esclusivo di certe tipologie merceologiche. Una prova del suo effettivo potenziale sta nel fatto che i clienti medi, tolti live club, discoteche e locali di vario genere, sono spesso aziende di grosso calibro (non è affatto raro trovare cartoline di Nike, Coca-Cola o Ferrero) che vedono nella cartolina un indispensabile strumento di marketing aziendale.


Costo zero.
La cartolina è gratuita: chi la prende riceve un regalo, generando simpatia per l'azienda o il prodotto e favorendo il messaggio. Inoltre, i costi di produzione e stampa sono sempre ridottissimi (pochissime centinaia di euro per tirature a 4 zeri), e quelli di distribuzione, trovato l'adeguato canale, più che ragionevoli.

Libera scelta.
La cartolina viene presa liberamente dagli exposer o dal tavolo. Il cliente non la subisce, ma la sceglie: atto che nasconde spesso un chiaro interesse di contatto con l'azienda. Il target di riferimento è costituito da giovani tra i 15 e i 40 anni, che conducono una vita attiva e dinamica, frequentando luoghi di ritrovo.


Dichiarazione diretta.
La cartolina non confonde, non mescola i messaggi con altre pubblicità, non veicola un prodotto in mezzo ad altri (sto pensando, ad esempio, all'accozzaglia di sponsor sui libretti delle fiere): è chiara e univoca, è impossibile non recepirne il messaggio.

Visibilità.
Se curate adeguatamente la distribuzione, la cartolina è un vero medium da prima linea. Rischiate di trovarla dappertutto, e sempre in situazioni privilegiate (luoghi affollati o di relax) e distanti da altre pubblicità con cui potrebbe confondersi. È un vero e proprio ambient media, che si colloca dove il target trascorre il tempo libero diventando gradito e riconoscibile.

È fondamentale, mi sembra chiaro, la scelta dei luoghi di esposizione della cartolina: non limitatevi a pensare solo a bar e live club. È possibile esporle anche in ristoranti, cinema, palestre, teatri, librerie, beauty center, musei, scuole, pizzerie, bar, centri commerciali: ovunque ci sia un luogo di ritrovo frequentato, ovunque sia necessario avere un'alta penetrazione congiunta ad una bassissima dispersione del messaggio.
Non dimenticate infine che una cartolina pubblicitaria può creare un legame speciale con i suoi customer, quando propone nel visual una storia a puntate, o varianti dello stesso messaggio, diventando così una cartolina da collezione che i clienti aspettano con ansia e scelgono con piacere (un esempio sono le cartoline della serie Water Instinct della Arena, vincitrici di 3 su 4 premi agli Award dell'ADCI nel 2005).

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