Secondo Repubblica il contratto è stato firmato tra Apple e Telecom, e già si parla di iPhone in Italia "tra qualche settimana". Al di là della gola che può fare uno dei prodotti più di punta di Cupertino (sembra che il 70% degli accessi alla rete attraverso gli smartphone avvenga via Safari, e quindi con iPhone; e AT&T, negli Stati Uniti, ne ha venduti già 3 milioni), è interessante notare l'improvviso cambio di strategia di Mr. Jobs. Apple abbandona il contratto in esclusiva, croce e delizia del prodotto, e l'iPhone diventa quindi un telefono da utilizzare con qualunque servizio di telefonia mobile. Pensate che, con la perdita del cosiddetto revenue sharing, Apple rinuncia ad una percentuale del 30% sul traffico generato da ogni utente iPhone. Possibile che Jobs abbia fatto una cappella commerciale? Naaa. Infatti iPhone "sbloccato" costerà di più, e a Telecom Italia viene garantita l'esclusiva sulla vendita per i primi 6 mesi. Vodafone e 3, se sono interessate, dovranno aspettare l'inverno.
Il mercato, a ben guardare, sta cambiando: e Steve Jobs lo sa bene. I veri ricavi del futuro saranno sul traffico dati, sul download di file e musica, sul social networking, il controllo delle mail e la navigazione nel Web. Apple rischia quindi di non guadagnare più attraverso il revenue sharing, perchè i guadagni del traffico dati e della navigazione andranno, più facilmente, ai detentori dei servizi online (Google, Yahoo, ecc) più che al fornitore della bolletta telefonica. In sostanza, con iPhone in Italia, Jobs sembra puntare più alla diffusione del suo browser Safari e all'aumento della vendita del iPhone in sè, più che ai vantaggi che guadagnerebbe dal traffico vocale.
Comunque vada, io lo compro appena arriva.
lunedì 21 aprile 2008
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3 commenti:
lo aspetto con estenuante impazienza!
scusa, complimenti per il blog!
grazie!
certo che se costerà persino di più del modello a contratto negli USA, temo dovrò lavorare anni per ripagarmelo...
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